mercoledì 17 aprile 2013

La ricerca scientifica mette fine all'eterno dilemma: le dimensioni contano eccome!

Sebbene solitamente questo blog tratti di argomenti legati principalmente all'Universo oggi scendiamo sulla Terra e trattiamo un argomento legato alla sessualità.

Le dimensioni del membro maschile sono sempre state un argomento di discussione goliardico, che suscita risate, interesse e a volte anche imbarazzo. Per anni gli uomini si sono sempre chiesti se in qualche modo le dimensioni potessero fare la differenza nel corteggiamento o durante l'atto sessuale.

Una ricerca di un pool di scienziati australiani ha dato risposta alle domande, e la risposta potrebbe far piacere ad alcuni, mentre ad altri no.

Ad un gruppo di 105 giovani ragazze infatti è stato chiesto di giudicare le foto di uomini nudi e di dare un voto da 1 a 7 ai candidati, gli uomini erano girati di schiena, oppure inquadrati frontalmente in modo che si potesse vedere solamente il ventre e l'inguine, con il pene a riposo.
veniva insomma nascosto il viso dato che avrebbe potuto sfalsare i giudizi, dato che naturalmente ogni donna ha un proprio ideale di bellezza.
Il risultato è chiarissimo: le dimensioni contano eccome! Infatti i risultati migliori sono stati conseguiti da coloro i quali avevano spalle larghe e fianchi stretti, ma il massimo dei risultati solo dai candidati che esibivano dimensioni discrete.
Ricapitolando le donne sono più disposte ad avere un rapporto con uomini dalle spalle larghe e dall'addome piatto (non necessariamente con gli addominali quindi), e non disdegnano la lunghezza del membro. Un ulteriore esperimento ha però dimostrato che tale assunto non è valido una volta superati i 7,5 cm di lunghezza a riposo, e che le dimensioni "soprannaturali" sortivano un effetto contrario.

Ma perchè?
La risposta è da ricercare agli albori della civiltà, quando i nostri antenati vivevano di caccia e raccolta. Un uomo muscoloso e dai fianchi stretti era un buon corridore e di conseguenza abile nella caccia, mentre il pene più lungo aumentava le possibilità di depositare i propri spermatozoi in profondità in confronto ad un concorrente.

Il cervello femminile inconsciamente (come quello maschile) ragiona ancora come quello delle antenate di millenni fa, e tende quindi nella maggior parte dei casi a cercare uomini con queste caratteristiche.

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