Rappresentazione di una supernova. |
Una stella brucia l'idrogeno al proprio interno, che venendo compresso dagli strati esterni più pesanti si surriscalda e viene consumato attraverso reazioni termonucleari.
La forza che genera tale reazione sostiene il peso degli involucri esterni, ma quando l'idrogeno finisce Gli strati esterni "stropicciano" la struttura della stella, ovvero essa collassa. Se dovessimo fare un esempio potremmo dire che una stella è come un uomo che tiene sollevato un masso, una volta esaurite le forze sarà costretto a lasciarlo cadere.
La nebulosa del granchio si originò dall'esplosione di una supernova, osservata in Cina nel 1054. |
Una volta collassata la stella implode e nel giro di pochissimo la pressione cui è sottoposta provoca un surriscaldamento intenso, cui segue un'esplosione distruttiva, tanto che i metalli creatisi da tali reazioni vengono sparsi per l'Universo.
Al posto della stella rimane il nucleo "schiacciato", con una densità tale che se dovessimo fare un paragone sarebbe come stipare un elefante nello spazio di una capocchia di spillo.
Essendo così denso tale punto ha una gravità altissima, ed inizia quindi ad attrarre tutto ciò che gli sta intorno, immagazzinando materia e "schiacciandola", tale punto si allarga sempre di più, aumentando la sua forza di gravità.
Quando l'attrazione gravitazionale diventa fortissima, si crea un vortice tale che nemmeno la luce è in grado di sfuggire.
Il buco nero inizia così la sua opera di distruzione dell'Universo.
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