domenica 17 marzo 2013

In risposta all'ignoranza: filosofia scientifica in pillole.

Forse la domenica mattina i fumi del sabato sera stimolano in me riflessioni profonde, oppure nella uggiosa mattina di Torino guardare la neve che scende mi spinge a volare con la mente.

Come fossimo davanti ad un caffè in qualche bar di Torino, che vi assicuro sono ancora frequentati da filosofi ed intellettuali, manco fossimo nel diciannovesimo secolo, vorrei discutere oggi di un argomento che mi sta a cuore: l'ignoranza. Mi spiego meglio:

Tempo fa, quando ancora ero un giovane studente al liceo scientifico mi capitò di partecipare ad una conferenza sulle nanotecnologie, tenuta in modo semplicemente brillante. L'ingegnere che la teneva, docente del Politecnico di Torino, in risposta alla domanda qualunquista di un partecipante, che aveva chiesto che utilità avesse investire in nanotecnologie quando nel mondo si moriva di fame, non si era scomposto ed aveva semplicemente risposto: " Quando Faraday (scopritore delle interazioni tra campo elettrico e campo magnetico) mostrò le proprie scoperte al ministro delle finanze inglese esso gli chiese quale fosse l'utilità di tutti quei giocattolini e lo scienziato rispose che un giorno egli avrebbe messo delle tasse sulle invenzioni derivanti da quelli che lui chiamava giocattolini. Oggi lei usa telefoni e tablet derivanti da applicazioni di scoperte che furono giudicate inutili a loro tempo."

Qualche settimana fa qualcuno su un blog simile al mio scriveva "siamo solo degli arroganti! Smettiamo di voler capire l'Universo e usiamo i soldi per cose utili!".

Ora io dico: a questo punto eliminiamo ogni sport, fa spendere soldi inutilmente. Eliminiamo i nostri animali domestici, mangiano cibo senza produrne. È così via....
Un monito a tutti voi signori: alzate lo sguardo e cercate sempre di guardare più in la di dove arriva il vostro naso, ciò che un tempo sembrava inutile oggi ci rende la vita migliore!

2 commenti:

  1. Una riflessione senz'altro condivisibile, esimio collega.
    Tirare in ballo la fame del mondo è l'espediente di chi, senza argomenti, vuole banalizzare tutto quanto di buono offrono la scienza, la civiltà e la cultura.

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    1. Purtroppo il qualunquismo impera in tutto, sono comunque felice di vedere che la maggioranza è composta da persone che capiscono la grande importanza della scienza.

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