venerdì 29 marzo 2013

Il meteorite che nel 2036 potrebbe colpire la Terra: ecco perchè non fa paura

Avendo fatto voto di divulgare la scienza per come veramente è, molte volte mi ritrovo a dover smontare gli articoli catastrofisti di molti giornali.
Personaggi come Giacobbo con il suo Voyager hanno vissuto sempre di programmi incentrati sulla teoria apocalittica del 2012, meteoriti e soli che esplodono o inversioni di poli magnetici che non si sa come ne perchè dovrebbero provocare una morte improvvisa di tutta l'umanità.

L'avvistamento del meteorite DA2012 aveva suscitato timore in tutti coloro i quali credevano alle fantasiose teorie sul calendario maya, nonostante addirittura gli stessi ultimi discendenti del popolo sudamericano assicurassero che la fine del mondo non era prossima.

A dire il vero il meteorite in questione ci ha "sfiorati" e ha continuato per la sua strada, negli stessi giorni in cui la Russia veniva bombardata dal corpo celeste esploso in orbita che ha provocato più di mille feriti. I due fenomeni non sono assolutamente collegati. Eppure già qualcuno parla di apocalisse rimandata al 2036, perchè?

Secondo i calcoli degli scienziati il nostro pianeta ha frenato il meteorite, che interagendo a livello gravitazionale con gli altri corpi del Sistema solare sta tornando indietro, e incrocerà di nuovo la Terra nel 2036.

Cadrà sul nostro pianeta? Forse.
Sarà dannoso? Più o meno.

Questo corpo ha circa 50 metri di diametro, quello caduto in Russia ne aveva circa il doppio, inoltre DA2012 impatterebbe ad una velocità relativamente bassa, tale da sviluppare una forza di poco più bassa a quella di una bomba atomica, ma senza fungo e senza radiazioni.
Basterà evacuare la zona.
Insomma signori lettori, chiariamolo una volta per tutte: per provocare una apocalisse degna di questo nome ci vuole un meteorite del diametro di 2/3 kilometri. Tutto il resto sono sassi.

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