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Un mostro alto 5 metri e lungo 13 per sei tonnellate di peso.
Una mascella composta di quasi 60 denti di lunghezza variabile tra i dieci ed i trenta centimetri in grado di sviluppare una pressione di circa quattro tonnellate di peso, sufficiente a tagliare come fosse carta velina lo sportello di un furgone portavalori.
Nell'immaginario collettivo il Tirannosaurus-Rex è il vero dominatore del mondo dei dinosauri, circa 60 milioni di anni fa si impose come il predatore più potente del mondo.
Tuttavia gli scienziati hanno avanzato alcune precisazioni: il tirannosauro non era un grandissimo predatore. Gli arti anteriori erano praticamente inutili, quelli posteriori troppo corti e poco muscolosi per la grande struttura fisica, inoltre gli conferivano un'andatura dinoccolata ed una velocità massima di circa 15 km/h, che non poteva comunque sostenere a lungo.
Gli scienziati per lungo tempo si sono chiesti come fosse possibile che molti scheletri di erbivori recassero incisioni da denti di questo predatore. Negli ultimi tempi alcuni ritrovamenti hanno dato la risposta:
Pare che i cuccioli di tirannosauro avessero una struttura muscolare simile a quella degli adulti per quanto riguarda gli arti inferiori, a fronte però di dimensioni ridotte (circa un quinto del peso al compimento del primo anno di età). Ciò permetteva ai piccoli di spostarsi con agilità, caratteristica che veniva sfruttata dai branchi (esatto, si è scoperto che vivevano in branchi!) per cacciare.
La tecnica di caccia ricordava leggermente quella delle leonesse al giorno d'oggi: gli adulti si disponevano nel folto dei boschi, mandando avanti i più giovani, che inseguivano le prede e le dirigevano tra le fauci degli adulti. Alla fine della caccia il clan si divideva i frutti del lavoro.
La scoperta è recente ed è uno dei pochi esempi di cooperazione all'interno della famiglia dei rettili nella storia dell'evoluzione.
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