È quanto risulta da uno studio pubblicato sulla rivista Science e coordinato da Mark Leva, dell'università americana della North Carolina.
Gli scienziati hanno eseguito alcune trivellazioni del fondale oceanico, dopo che Leva, analizzando alcuni campioni aveva rinvenuto alcune molecole di metano.
L'ipotesi era che tali molecole non fossero dovute alla decomposizione di plancton ed altri microorganismi, ma che fosse frutto della sintesi di esseri procarioti.
La scoperta fatta da Leva è andata oltre ogni aspettativa.
Sono stati scoperti microorganismi che basano il proprio metabolismo sulla trasformazione dell'idrogeno in ossigeno (anzichè dell'anidride carbonica come avviene in superficie).
Altri ancora sintetizzano solfati mentre molti producono metano o provocano processi di fermentazione.
La bontà di tale scoperta è il fatto che dimostra come la vita non deve basarsi necessariamente sull'ossigeno, e sulla anidride carbonica. Nuove frontiere si aprono per la ricerca di vita su altri pianeti, e si aspetta di scoprire quali applicazioni possano avere questi organismi nell'immediato.
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